Quella buona pratica...chiamata "dimissioni"
Da che mondo e mondo, di fronte ad un insuccesso, magari macroscopico, esisteva un tempo, un "codice d'onore" non scritto chiamato "dimissioni".
Alcune civiltà, portavano all'estremo questo concetto; è il caso dei Samurai che praticavano l'harakiri...ma, non scherziamo, non è questo che si vuole e ne si pretende!
Ma il dato oggettivo, oggi, all'indomani delle elezioni politiche è la completa disfatta della sinistra nelle sue accezioni più disparate...e allora perché non prenderne atto? Perché gli interpreti di così ta
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nta disfatta non accettano di buon grado la vecchia pratica delle "dimissioni"?